L’erba del vicino è sempre più verde?

Chi non si è mai sentito affaticato dalla vita? Personalmente non conto più le volte.

E come tanti sono caduta anche io nella tentazione di pensare che la mia vita sia ingiusta e più difficile di quella degli altri.

Perché l’erba del vicino, si sa, è sempre più verde.

Ma solo se si guarda in modo superficiale. Spesso infatti, a ben guardare, ad avvicinarsi, a toccare, a perderci insomma un pochino di tempo, si vede che l’erba del vicino sembra verde solo da lontano, che magari è stata tinta e sotto fa cacare esattamente come la nostra. Ma spesso ci fermiamo alla superficie, guardiamo da una bella distanza, perché è più facile, perché abbiamo sempre fretta, perché forse è più comodo pensare che la vita sia ingiusta piuttosto che prenderci la responsabilità delle scelte che facciamo. Anche se non ce ne rendiamo conto, scegliamo ogni giorno (e più volte al giorno!), da quando ci svegliamo a quando andiamo a letto. Scegliamo quando andare in bagno, cosa mangiare, cosa bere, quando tacere e quando no, quale mezzo usare per spostarci, quale corso seguire in palestra, quali persone frequentare, quale musica ascoltare. Si può scegliere persino come respirare, ma spesso ci sfugge la nostra libertà e il nostro potere di scelta. Alla fine anche la felicità è una scelta.

Mi è capitato di guardare quelle persone che sembrano sempre allegre pensando che quelle ridono sicuramente perché hanno una vita più facile. Ma questa non è la verità. Spesso quelle sono proprio le persone che soffrono o che hanno sofferto di più. Sono sempre allegre perché non permettono più a niente e a nessuno di rovinargli l’umore. Sono sempre felici perché hanno scelto questo approccio alla vita. Ne hanno accettato i difetti e ne apprezzano i pregi. Tutto qui. La vita non è facile per nessuno, è una bella stronza per tutti, anche se in modi diversi. Molto ti prende e molto ti dà. Come esseri viventi abbiamo dentro di noi un istinto alla vita irriducibile e tuttavia a volte la odiamo così tanto. Questo è un paradosso, ma le contraddizioni sono proprie di questo mondo. Il bicchiere è sempre sia mezzo pieno che mezzo vuoto.

E noi cosa guardiamo, il bicchiere mezzo pieno o quello mezzo vuoto?

Una metà mancherà sempre, accettiamo questo fatto. Questo mondo in cui viviamo si regge sull’equilibrio degli opposti. Terra, aria, acqua e fuoco, per citarne alcuni. E i 4 elementi non sono solo fuori ma anche dentro di noi. Il nostro respiro è caldo, abbiamo una temperatura interna alta, tant’è che d’inverno quando fa freddo il nostro alito crea delle piccole nubi. Ecco il fuoco. Ma il nostro respiro è anche aria, che entra e che esce e senza la quale moriremmo subito. Siamo fatti per l’80 % di acqua e tutti i tessuti ne sono imbevuti, il nostro sangue contiene acqua. Il ciclo dell’acqua non avviene solo dal cielo al mare, ma anche nel nostro corpo. Che è fatto di carbonio e di molti elementi che si trovano nella terra e che si fonderà con essa una volta finito il tempo che ci è dato da vivere.

Infatti le cose brutte purtroppo capitano e non abbiamo il controllo su di esse, per quanto ci sforziamo.

La velocità con cui negli ultimi decenni scienza e tecnica si sono sviluppate non ha probabilmente precedenti. Abbiamo medicine per un sacco di malanni, possiamo analizzare quante cellule batteriche e quante cellule virali ci sono nel nostro corpo, abbiamo accesso a tutte le informazioni del mondo con un paio di click, sappiamo quasi sempre come raggiungere una strada mai vista prima grazie al cellulare, etc… E tuttavia siamo infelici, sempre preoccupati e amareggiati dalla vita. Ma perché? Forse perché tutto questo progresso, tutto questo potere ci ha dato un po’ alla testa. Ci sentiamo onnipotenti, ma allo stesso tempo siamo limitati. Nonostante tutti i progressi fatti il male nel mondo esiste ancora. Finché non accetteremo il lato oscuro della vita non avremo pace. Il lato oscuro che è fuori e anche quello che è dentro di noi. Inoltre essendosi la nostra vita semplificata (l’acqua non dobbiamo andare a prenderla dal pozzo) crediamo di poter avere il controllo su tutto. Che grande illusione questa! Eppure ci caschiamo tutti chi più chi meno. E’ questa bella bugia che ci raccontiamo che ci rende infelici. Ci avvelena il sangue più di molte altre cose. Ci mette sotto stress perché se per tentare di tenere tutto sotto controllo (cosa che comunque è impossibile) dobbiamo continuamente fare attenzione e preoccuparci di tutto. E’ inutile preoccuparsi in anticipo o stare sempre all’erta, perché il dolore arriverà lo stesso, proprio dalla parte dove non stavamo guardando. E va bene così, perché se ci avvertisse prima di arrivare e ci dicesse da che parte arriva, vivremmo come condannati.

Bisogna solo lasciare andare la convinzione che l’erba del vicino sia sempre più verde, che non abbiamo alcun potere sulla nostra vita e che possiamo controllare tutto. Solo allora saremo in grado di vivere bene.

Lascia un commento