4 libri per affrontare la vita di tutti i giorni (e non solo)

Quando le cose non vanno, quando ci sentiamo stranieri in terra straniera, quando perdiamo la speranza e la fiducia, di solito ci rifugiamo nei nostri punti di riferimento.

Luoghi, persone, film, fotografie, musiche…oppure libri.

Ci sono libri, infatti, che sono dei manuali di sopravvivenza per l’anima, in grado di riscaldarti quando il gelo sembra invadere tutto.

Per me sono questi:

  1. L’Alchimista di Paulo Coelho

“Quando si vuole una cosa, tutto l’universo cospira affinché si riesca a realizzare il sogno.”

“L’Anima del Mondo è alimentata dalla felicità degli uomini. O dall’infelicità, dall’invidia, dalla gelosia. Realizzare la propria Leggenda Personale è il solo dovere degli uomini. Tutto è una sola cosa. E quando vuoi davvero qualcosa, l’intero universo cospira affinché chi lo desidera con tutto sé stesso possa riuscire a realizzare i propri sogni, per quanto sciocchi possano sembrare. Perché sono nostri e soltanto noi sappiamo quanto ci costa sognarli.”

“Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire.”

“Una ricerca comincia sempre con la Fortuna del Principiante. E finisce sempre con la Prova del Conquistatore.”

“Quando tutti i giorni diventano uguali è perché non ci si accorge più delle cose belle che accadono nella vita ogniqualvolta il sole attraversa il cielo.”

2. Il manuale del Guerriero della Luce di Paulo Coelho

“I guerrieri della luce sovente si credono indegni di qualsiasi benedizione o miracolo. Non sempre sono sicuri di ciò che stanno facendo. Molte volte trascorrono la notte in bianco, pensando che la loro vita non ha alcun significato. Per questo sono guerrieri della luce. Perché sbagliano. Perché si interrogano. Perché cercano una ragione. E certamente la troveranno.”

“Il guerriero comprende che il ripetersi delle esperienze ha un’unica finalità : insegnargli quello che non vuole apprendere.”

“Un guerriero della luce danza con i compagni ma non attribuisce a nessuno la responsabilità dei propri passi.”

“Il guerriero della luce crede nei miracoli. E poiché crede dei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere. Poiché ha la certezza che il suo pensiero può modificare la vita, la sua vita comincia a mutare. A volte sente i commenti: “Com’è ingenuo!”. Ma il guerriero sa che ne vale il prezzo. Tutti coloro che credono lo sanno.”

“Il guerriero dice: “Maestro sono caduto nell’abisso e le sue acque sono scure e profonde”. Il maestro risponde: “Ciò che ci fa annegare non è l’immersione ma il fatto di rimanere sott’acqua.”

“Un guerriero non tenta di sembrare. Egli è.”

“Il guerriero ha volte ha l’impressione di vivere due vite. In una è obbligato a fare tutto ciò che non vuole o in cui non crede. Ma c’è anche un’altra vita, nei sogni, nelle letture, negli incontri con persone che la pensano come lui. “C’è un ponte che collega quello che faccio con ciò che mi piacerebbe fare”, pensa. A poco a poco, i sogni cominciano a impadronirsi della vita di tutti i giorni, finché egli avverte di essere pronto per ciò che ha sempre desiderato. Allora basta un pizzico di audacia e le 2 vite si trasformano in una.”

3. Ti fai del mare da sola di Gio Evan

“Sono fatto

di cicatrici a forma di mondo

di pensieri di troppo

di colpi di fulmini

cuori non capiti

e fiducie andate a fuoco

sono fatto

di scelte improvvisate

di amori cadenti e stelle fisse,

di fiati trattenuti

sogni mancati per un pelo

e musica malinconica spinta

fino all’alba

“Ti frega il cuore a te

lo metti ovunque, lo lasci in giro

ti batte dappertutto, fai casino

ti fai riconoscere sempre”

“Se vuoi salvare il mondo

fermati davanti ai tramonti

e parla bene di loro ai più frettolosi,

spegni il telefono

riconosciti nelle sfumature del cielo […]

mangia la frutta in orario con le stagioni

vai a piedi quando puoi

dedica canzoni a chi ha dimenticato

l’importanza della musica

e non lo so,

non lo so se così

salverai davvero il mondo

non credo, però guardati,

sei diventato una persona bellissima.”

4. La bellezza del crepuscolo di R. A. Alves

“Una musica senza fine sarebbe insopportabile. Una vita senza fine sarebbe insopportabile.”

“Chi cammina per un giardino sa che il nostro destino è la felicità. Nel giardino il nostro corpo fa l’amore con la natura. […] Gli occhi per fare l’amore con i colori, con le forme. Gli orecchi per i piaceri delle canzoni e del rumore dei ruscelli. Attraverso il naso siamo penetrati dai profumi. La bocca si diletta con il miele e con il bacio. E l’acqua del mare aggrada la nostra pelle…il giardino ci dice che siamo destinati al piacere.”

“Dopo ogni morte la vita diventa, per noi, più delicata e preziosa.”

“Era autunno, in autunno la natura sta morendo, a breve arriverà l’inverno. Gli alberi, allora, esplodono in un incendio di colori, rosso come il sangue, giallo colore del tuorlo. E’ triste, infinitamente triste. Ma è bello, infinitamente bello. Sì, la natura fa in modo che la sua morte sia un’opera d’arte.”

“Sogno il giorno in cui le scuole […] si trasformeranno in “scuole di giardinaggio”, in cui ai bambini, fin da piccoli, viene insegnato ad amare la nostra terra e ad averne cura. Perché se la terra non viene curata, se la terra, nostra madre, muore, a che cosa servono tutti gli altri saperi accumulati? […]

Sogno il giorni in cui le religioni abbandoneranno i loro templi e non chiederanno più favori agli dèi.

In quel giorno esse comprenderanno che in paradiso non c’erano templi perché Dio passeggiava in mezzo agli alberi e si dilettava provando piacere con il vento fresco del pomeriggio.”

“L’amicizia è cosa che aumenta solo con la solitudine: essa è l’incontro di due solitudini.”

“Le fonti di acqua limpida sono sempre solitarie. Si trovano nelle foreste, lontano dal sentiero dei mercati e dei pellegrinaggi. Le foreste sono luoghi solitari, le moltitudini fuggono da loro. […] Sono pochi coloro che amano la solitudine delle foreste. Per questo, gli amici sono pochi. […] L’anima è un paesaggio. Solitudine è l’aria che si respira quando si entra nei paesaggi dell’anima. […] E la solitudine è dolorosa. Ma c’è anche una grande bellezza, perché è solo nella solitudine che esiste la possibilità di comunione.”

“Cucinare, pulire, cucire: questi erano i saperi necessari alla formazione di una donna utile. Non ho mai sentito dire, ignoro che si sia mai fatto lo sforzo per sviluppare negli uomini e nelle donne le loro potenzialità di giocattoli. In fin dei conti, gioco è cosa inutile. Quello che si vuole è un cavallo resistente, che non prenda paura del brutto tempo, che rimanga legato al palo spaventando le mosche con la coda senza nitrire: molto più utile di un cavallo selvaggio, bello a vedersi, meraviglioso da sognare, ma impossibile da cavalcare.[…] Quando il valore delle cose è nell’utilità, nel momento in cui smettono di essere utili vengono buttate via.”

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